Il Dott. Sandro Spaziani Testa ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia il 23-07-1976 presso l’Universita di Roma “La Sapienza” con votazione di 110 e lode.
La chirurgia erniaria negli ultimi 30 anni ha conosciuto una vera e propria rivoluzione. Con l'introduzione delle protesi sono stati abbandonati i vecchi interventi di plastica per scorrimento tessutale (intervento di Bassini), in quanto gravati da forte tensione sulle strutture muscoloaponeurotiche suturate al fine di chiudere la porta erniaria (area di debolezza), quindi dolorosi ed associati ad elevato tasso di recidive.
Le protesi (reti in materiale biocompatibile) hanno permesso una terapia chirurgica dell'ernia inguinale senza tensioni e l'abbattimento delle recidive, permettendo il trattamento di tale patologia in regime di Day Surgery, con una rapida ripresa delle attività quotidiane e lavorative del paziente.L'ernioplastica inguinale è oggi un intervento semplice. Può essere eseguito in giornata con una semplice anestesia locale. L'intevento consiste nel ridurre il sacco erniario in addome e rinforzare la parete addominale indebolita mediante l'applicazione della protesi. Questa può essere in materiale semiriassorbibile in modo da lasciare una minima quantità di corpo estraneo nella parete addominale, una volta che la reazione cellulare dell'organismo ha ricostruito una nuova parete.
L'ernioplastica è un intervento che qualsiasi chirurgo è in grado di trattare, ma se viene eseguita da un chirurgo esperto presso un centro specializzato (Hernia Center), l'incidenza delle complicanze: recidive ed in particolare il dolore nevralgico cronico scende a meno dell'1%.
Per quanto riguarda le recidive, se vengono usate protesi adeguate e posizionate in modo corretto, seguendo scrupolosamente la tecnica chirurgica, la percentuale viene ridotta allo 0%.
Il dolore nevralgico, invece, è un intenso dolore, che può presentarsi subito dopo l'intervento chirurgico o comparire anche a distanza di qualche mese. Ciò induce i pazienti a nuove richieste assistenziali, all'uso di antidolorifici e, nei casi più gravi, a nuovi interventi chirurgici non sempre risolutivi. Questa spiacevole condizione si può verificare poichè il canale inguinale, sede di insorgenza delle ernie, è attraversato da tre strutture nervose: il nervo ileoinguinale, il nervo ileipogastrico ed il nervo genitofemorale.
Il dolore, cosi come una persistente sensazione di corpo estraneo, è spesso dovuto alle protesi utilizzate, che per sede, dimensioni e materiale con cui sono fatte, interferiscono con le strutture nervose presenti nel canale inguinale.
L'utilizzo di metodiche e protesi non adeguate alla tipologia di ernia o all'anatomia del paziente (non viene seguito il principio della "tailored surgery", la "chirurgia su misura" mirata sul paziente), la manipolazione eccessiva dei nervi e l'effettuazione di suture inglobanti i nervi o suture in loro stretta vicinanza, inducono una reazione cicatriziale, che coinvolge i nervi stessi, causando il dolore nevralgico cronico.
I dati forniti dall'American Hernia Society affermano che l'esito doloroso cronico può raggiungere il 30% dei casi trattati. E' quindi fondamentale rivolgersi ad un centro specialistico (Hernia Center), generalmente legato ad una più bassa percentuale di complicanze.
L'obbiettivo attuale della ricerca è la riduzione del dolore cronico e delle sensazioni di corpo estraneo dopo interventi di ernioplastica inguinale.
A questo scopo è stata ideata nel 2012 dal Dott. A. Guttadauro una tecnica di riparazione dell'ernia inguinale denominata ALL IN ONE MESH HERNIOPLASTY. La metodica utilizza una protesi innovativa, di dimensioni ridotte, semiriassorbibile e morbida rispetto a quelle attualmente utilizzate, onde evitare le sensazioni di corpo estraneo. Questa piccola rete protesica di materiale semiriassorbibile morbida a maglie larghe è progettata in modo da rinforzare direttamente e contemporaneamente tutte le aree di debolezza del canale inguinale, sedi di insorgenza dell'ernia, evitando contatti con le strutture nervose e, quindi, il possibile dolore nevralgico cronico postoperatorio.